Dentro una traiettoria che vede intrecciarsi dei cronoprogrammi stringenti a livello comunitario e nazionale, un alto tasso di complessità tecnica, finanziaria, procedurale ed inevitabili fibrillazioni politiche, l’attuale Governo è impegnato nella elaborazione della proposta italiana per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione da Next Generation Eu.

 L’auspicio generalmente condiviso è che la proposta emerga anche da un confronto ampio con i principali stakeholder del Paese e che sappia fare sintesi – una sintesi coraggiosa – delineando poche, ma strategiche priorità e mettendo a punto un parco progetti coerente e concretamente realizzabile nella tempistica prevista, nonché misurabile nelle sue ricadute.

Le Regioni hanno sollecitato da tempo un ruolo importante nell’individuazione degli investimenti sui settori di esclusiva o concorrente competenza regionale, cercando anche di prefigurare l’incastro con le linee di finanziamento della prossima programmazione comunitaria dei Fondi strutturali 2021 – 2027.

Una partita altrettanto incisiva chiedono di giocarla anche gli altri Enti locali, Comuni e Province in primis. Si tratta di una richiesta motivata da valide ragioni.

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