Tempo di bilanci e di programmi per gli Enti Locali lombardi, in questo volgere d’anno: bilanci e programmi ovviamente nel segno della pandemia che ha marcato tragicamente l’anno trascorso e che è destinata ad accompagnarci ancora in questo 2021 appena iniziato.
La stampa locale riporta, in questo periodo, interviste e conferenze stampa di numerosi Amministratori locali: per taluni bilanci dell’anno trascorso, per altri, interessati alla prossima scadenza elettorale di primavera, bilanci di un quinquennio di amministrazione, magari in vista di una eventuale ricandidatura.
Certo, il Covid – 19 ha lasciato il segno: qualcuno parla di “anno terribile”, di “anno che doveva essere quello dei cantieri, ed è stato invece l’anno degli aiuti”, altri ricordano ancora lo sconcerto dei primi momenti: “all’inizio dovevamo capire che cosa stesse succedendo, abbiamo avuto difficoltà a inquadrare l’impatto economico per la vita delle persone.”
“È stato un anno che non auguro a nessun Sindaco di dover vivere, si son viste troppe cose brutte e dolorose”, dice il Sindaco Antonelli di Busto Arsizio.
In ogni caso, la crisi sanitaria ha costretto ciascuno a “rimettere in fila tutte le priorità”, anche a sperimentare approcci di governo bi-partisan, coinvolgendo anche l’opposizione: in tutte le situazioni ha costretto ad una assiduità e continuità dell’impegno di Sindaci ed Assessori.
Per quasi tutte le amministrazioni, la crisi ha determinato una considerevole riduzione delle entrate con conseguente rischio di squilibri di bilancio: analogo effetto hanno prodotto le agevolazioni concesse, ad esempio sulla occupazione di suolo pubblico e per la tassa rifiuti per aziende e famiglie.
Di qui la pressante richiesta al Governo di stanziamenti compensativi, in particolare quelli in conto corrente e di cui si è fatta a più riprese interprete l’ANCI: il risultato è stato lo stanziamento statale del 2020 pari a circa 4 Miliardi ed è questo l’ammontare di cui si chiede la conferma anche per il 2021.
“Abbiamo ridotto la spesa di funzionamento dell’Ente di 2 milioni – chiarisce il Sindaco Cassani di Gallarate – Di contro abbiamo introitato 8 milioni con bandi regionali e 10 milioni dal recupero dell’evasione fiscale”.
Di particolare rilievo la situazione del Comune di Milano: l’Assessore Tasca precisa che nel 2020 alla fine lo Stato ha trasferito al Comune ben 480 Ml, mentre ad oggi si stima che per la tenuta del Bilancio 2021 siano necessari tra i 300 ed i 500 Ml, conseguenza della diminuzione delle entrate: “ad esempio Milano non potrà contare sui dividendi della SEA, che chiuderà con una perdita dovuta anche alla decisione del Ministero delle Infrastrutture di tenere aperto Linate”.